Sempre più spesso, quando conosciamo una nuova realtà aziendale, ci rendiamo conto di quanto siano tutte guidate da fattori simili, condividono lo stesso approccio e hanno le stesse problematiche.
Operano in un contesto che richiede competenze specifiche, sempre più ampie e in continua evoluzione. Competenze sottoposte a un rischio costante di obsolescenza precoce, in un ambiente dove la complessità è un fattore pervasivo di un mercato sempre in evoluzione che richiede abilità nel gestire progetti complessi relativamente a risorse, loro valutazione, ricerca del fattore competitivo, progettualità, coordinamento fornitori, partner, colleghi e stakeholder in generale.
In sostanza la capacità di saper prendere multi-decisioni interdipendenti tra loro, a qualsiasi livello gerarchico.
Tutto questo in un tempo zero. La velocità e la volatilità in termini di cambi di proposizione, evoluzione delle esigenze, aggressiva competizione globale, rende i processi di maturazione sempre più brevi, rischiando spesso di generare progettualità acerbe o, in caso contrario, obsolete.
Questo apparente nuovo contesto dinamico si sviluppa inoltre in un clima di ambiguità, dove non sono chiari gli obiettivi, la mission, il come e il cosa e le relazioni interpersonali, che spesso sono poco costruttive o chiare.
Complessità, Velocità e Ambiguità sono i fattori che condizionano l’operato di molte aziende. Chi riesce a gestire questi elementi potrà emergere, essere competitivo e crescere. Come sempre ci sono le persone dietro a questo processo e dipende proprio dalla capacità di scoprire le loro attitudini e metterle a disposizione del cambiamento, in ottica di avere un nuova prospettiva di competenze e abilità, il futuro di eccellenza dell’azienda.
Serve un nuovo mindset, che guarda verso il mercato e verso gli obiettivi aziendali, che abiliti un cambiamento sostenibile ed efficace, attraverso una consapevolezza chiara e attiva.
