Stiamo imparando un modo nuovo di lavorare, da casa o altrove, in autonomia, spesso in solitudine ovvero senza la vicinanza di colleghi e collaboratori, ma sempre connessi.
Affidiamo la nostra comunicazione interpersonale alle piattaforme di video comunicazione, strumenti utilissimi per mantenere il contatto e organizzare gli impegni, ma inefficaci se gestiti in sostituzione alla relazione in presenza. Le logiche della comunicazione mediata, da remoto, sono diverse:
- la capacità di entrare in empatia può essere difficile,
- perdiamo tutta la parte di comunicazione non verbale che vale oltre il 50% di quello che trasmettiamo,
- non percepiamo facilmente le emozioni oppure vengono fraintese,
- le riunioni virtuali si trasformano in discussioni senza meta,
- nascono spesso interpretazioni errate, malistensi e poco coinvolgimento.
Ed è cosi che i team leader non capiscono cosa sta succedendo nel team, si perde il contatto con le sensazioni e gli umori e si presentano situazioni che diventa difficile anticipare o prevedere.
Mancanza di coinvolgimento, di netiquette, poca trasparenza ed efficacia della comunicazione, sono i principali problemi che derivano.
Esistono delle linee guida, dei nuovi comportamenti che ci aiutano a gestire al meglio la comunicazione mediata?
Nel percorso AFF impareremo come gestire gli strumenti digitali nel mondo della comunicazione mediata; come ogni device / piattaforma deve avere la sua specifica modalità di approccio comunicativo. Come evitare errori più comuni e imparare utili linee guida per aiutare i nostri interlocutori a sentirsi a loro agio e rendere quindi la comunicazione sempre bidirezionale.
L’obiettivo è rendere la tua comunicazione efficace anche in un ambiente ritenuto “freddo” come quello virtuale per evitare ambiguità, tipiche di quando si perde il non verbale, o fraintendimenti perché il processo comunicativo cambia, nulla può essere lasciato al caso ad interpretazione personale.
E’ un percorso aziendale formativo che attua tecniche di video- comunicazione e video speaking ma anche nuovi flussi per intercettare le informazioni chiave e quindi in grado di migliorare la consapevolezza dei messaggi di comunicazione.
Questo percorso supporta e accelera il processo di digitalizzazione interna dei collaboratori migliorando il loro modo di interagire e cooperare anche a distanza, individuando sacche di inefficienza e delicate zone d’ombra che possono a tendere diventare problematiche future.